Musica

17/3/2006

Vendere musica sul Web

di Andrea Lepori

Con la collaborazione di: Apple, AudioCoop, iTunes Music Store, abbiamo cercato di capire come fare a vendere in maniera indipendente la propria musica on the web!

Uno speciale tratto dagli eventi del Disma Music Show, una disamina completa del sistema di commercializzazione di musica via internet più diffuso al mondo: iTunes Music Store di Apple ed una dettagliata spiegazione di come si possano vendere in rete le proprie produzioni musicali utilizzando il sistema leader mondiale della distribuzione digitale.

Dopo una dovuta introduzione sulle potenzialità di iTunes ed i prodotti ad esso correlati che hanno permesso lo sviluppo di questa nuova forma di commercio digitale della musica, la conferenza tenutasi nell’area Apple Solution Expert è entrata nella sua parte più interessante, ovvero la disamina di come un normale utente della rete, oppure un’etichetta indipendente, possano fruire di iTunes Music Store per inserire in questo immenso negozio virtuale le proprie produzioni e venderle in tutto il mondo.

I benefici che se ne trarrebbero sono da valutarsi nell’ottica dei risultati che ITMS sta realizzando in ogni paese del mondo, come ad esempio in Inghilterra dove la quota di mercato che il negozio più famoso del mondo si è ritagliato in pochi anni è veramente altissima ed arriva a sfiorare una crescita del quasi 80%.

Inutile dire che in USA le cose vanno ancora meglio e che il fenomeno di download legalizzato di canzoni dalla rete stia prendendo piede come vero e proprio fenomeno di costume, così come lo è stato ed è ancora, iPod.

Ma questo non spiega come fare per poter utilizzare questo mezzo per raggiungere i propri, eventuali, clienti sulla rete… Anzi, potrebbe solo far mal pensare qualche disattento lettore e credere che stiamo tessendo lodi ad Apple che certo non ha bisogno delle nostre.

E’ stata invece una doverosa premessa quella precedente, per far capire la grandezza delle potenzialità e mettere l’accento sul fatto stesso che siano potenzialità…

Ora analizzando bene il sistema cercheremo di capire perché.

Tutto nasce dalla famosa interfaccia iTunes, che permette di scaricare musica e filmati a pagamento, ma è anche uno dei più intuitivi sistema di jukebox elettronico mai visti primi, tanto che anche gli utenti di piattaforme Pc compatibili e non Apple ne stanno facendo largo uso già da tempo.

Quando iTunes viene usato online il software accede (se si clicca su Music Store) allo store virtuale dal quale si può scegliere come tra gli scaffali di un normale negozio di dischi la proposta musicale che si preferisce.

Vi è una vetrina sempre aggiornata con le ultime novità internazionali delle più grandi major label e tutto un insieme di proposte alle quali si può accedere scegliendo per genere, titolo canzone oppure digitando nel motore di ricerca interno il nome stesso del gruppo che si desidera ascoltare.

Inoltre si può commentare ogni proposta tramite un apposito spazio nel quale scrivere le proprie impressioni, e poi ancora classifiche, top ten e tanto altro ancora.

Bene ora pensate a tutto questo al contrario, ovvero dalla parte dell’artista e non dell’acquirente, capirete subito che la possibilità di entrare a far parte di questa enorme community è oltremodo allettante, ma ci sono dei distinguo da fare.

Per entrare non vi è molto da fare o ci si appoggia ad una etichetta che vorrebbe distribuirvi tramite questo mezzo, oppure ci si può proporre ad iTunes anche da soli tramite gli appositi form (un po’ nascosti secondo noi e tutti in inglese) che si trovano all’interno del sito Apple.

Una volta compilati ci si ritrova posti al vaglio dei tecnici di ITMS che valuteranno la possibilità concreta che il nostro prodotto venga commercializzato all’interno del loro store.

Le scuse di Apple sulla lunghezza che potrebbe avere i tempi di risposta alla nostra richiesta sono immediate come sono ribadite le assicurazioni che la stessa verrà presa comunque in esame… e poi…

Beh, si può entrare a far parte del gioco in effetti come anche gruppi vicini a noi hanno fatto (sto parlando degli Stolen Mirror di Torino) e mettere in vedita un album completo a soli € 9,90, proprio perché tramite la rete si diffonde musica senza supporti e senza spese di stampa copie di copertina e supporti.

Come detto ognuno può essere commentato e scaricato, ma rimane un dubbio, per le realtà minori, ovvero l’incognita della divulgazione.

Ci si può trovare in uno degli spazi più grandi del mondo, ma proprio per questo non essere molto visti per la sterminata concorrenza e la mancanza, in certi, casi di una adeguata pubblicità.

Ovviamente ci sono anche i rovesci della medaglia, come gli Arctic Monkeys, un gruppo britannico molto giovane che ha fatto registrare successi incredibili proprio grazie al tam-tam della rete.

Insomma crediamo giusto avvertire che il progetto di vendere sulla rete sia ormai FATTIBILE, ma il tutto è subordinato alla creazione di un progetto che miri a far sapere a più persone possibili della propria esistenza sul web… ovvero lo stesso problema che si ha quando ci si vuol far conoscere nel mondo reale!

Meditate gente!
Buona Musica!